Come non Farsi Intercettare al Telefono

Una breve guida in italiano su come funzionano le intercettazioni e se sono efficaci i software (a pagamento) che promettono di evitare le intercettazioni


Ormai se ne parla dappertutto: in televisione, sui giornali, nei bar, nei luoghi di lavoro. Sembra che il tema delle intercettazioni telefoniche sia diventato uno sport nazionale italiano. E non potrebbe essere altrimenti visto che è un altro di quegli argomenti di duro scontro politico.

Gli strumenti per intercettare illegalmente telefonate sia sul fisso che sulla rete cellulare si sono amplificati in modo esponenziale negli ultimi anni. E’ un grave reato intercettare illegalmente (anche la propria moglie o figlio/a), eppure apparecchiature, metodologie, e consigli pratici sono alla portata di tutti, basta cercare un po’ sui motori di ricerca. A questo punto è stato inevitabile che arrivassero degli strumenti che consentano d’evitare d’essere intercettati.

Partiamo da una premessa essenziale: i software anti-intercettazione sono stati creati per proteggere reti aziendali, cellulari di manager, segreti industriali che debbono rimanere riservati e che se rubati getterebbero sul lastrico le aziende con tutti i lavoratori. Purtroppo, però, è anche vero che queste metodiche possono essere acquisiti anche dai “cattivi”, dai malviventi, ad esempio, che possono così proteggersi da eventuali intercettazioni legali, intercettazioni disposte da un magistrato, ad esempio. Con questo articolo non sveleremo nessun trucco segreto, purtroppo queste tecnologie anti-intercettazione sono alla portata di tutti: sia dei “buoni” che dei “cattivi” e possono davvero ostacolare indagini regolari.

Innanzitutto è da sfatare che intercettare un cellulare Gsm sia difficile. Quando questa tecnologia incominciò a diffondersi, tutti i produttori di telefonini erano abbastanza sicuri che le trasmissioni fossero protette da una buona crittografia. Sempre tramite motori di ricerca è facile trovare le indicazioni e modalità che vi fanno capire che l’algoritmo crittografico del Gsm (A5/1) è stato già “craccato” da tempo. E’ facile costruirsi una piccola antenna, usare cellulari di seconda mano e un software open-source per intercettare le comunicazioni GSM appostandosi nei pressi dell’abitazione o dell’ufficio dell’intercettato. Le comunicazioni crittografate dal Gsm potranno poi essere tradotte in “chiaro” tramite software facilmente reperibili in rete (omettiamo nomi per rendere almeno un po’ più difficile questa pratica illegale). Alcuni anni fa una stazione di intercettazione Gsm poteva costare alcune decine di migliaia di dollari, oggi è alla portata di chiunque, con pochi soldi, e mente sveglia.

Tanto sbattimento per intercettare la propria moglie? No, il problema è molto più grave. Se ora, quasi per tutti, è possibile intercettare un cellulare Gsm, immaginate come facilmente possano essere rubate informazioni industriali. Come dei malfattori possano sapere in anticipo mosse, segreti, offerte in aste pubbliche di tanti multinazionali che operano in Italia e all’estero. E in questi casi le informazioni sono soldi, soldi pesanti.

E’ scoppiato allora il business dei software anti-intercettazione, e c’è da dire che funzionano maledettamente bene. Questi programmi, tutto sommato dal costo contenuto rispetto al valore delle informazioni protette (spesso si parla di affari di milioni di dollari) usano crittografie ad altissimo livello, livello militare (praticamente non intercettabili). O perlomeno, è possibile “captare” il flusso dei dati, ma non sarà poi possibile decriptare e rendere in “chiaro” le conversazioni. E’ anche vero che il cellulare “protetto” dovrà collegarsi ad un altro cellulare “protetto” con lo stesso software, ma non è certo un grosso problema visto che esistono programmi per tutti i cellulari più conosciuti.

Questi programmi anti-intercettazione sono talmente sofisticati che vengono abitualmente usati da enti governativi particolari come la Cia o l’Fbi. Spesso dispongono di una doppia cifratura, e non solo, il software genera una chiave di cifratura che viene modificata ad ogni secondo.

Per chi non intende installare software o cimentarsi in configurazioni è già possibile acquistare due cellulari (spesso Nokia) già completi di tutti, vi basterà inserire le vostre schede sim e avrete la certezza che quei due cellulari non potranno essere intercettati. Certo, il limite di questa tecnologia è che sia il chiamante che il ricevente abbiano telefonini criptati, ma nulla vieta di distribuire ai propri collaboratori questa tecnologia (ripetiamo, non molto costosa). E’ possibile trovare programmi anti-intercettazione sia per Symbian che Windows Mobile o anche iPhone e BlackBerry. Software anti-intercettazione stanno arrivando anche per i cellulari con sistema operativo Android.

Come avete potuto leggere questi programmi sono commerciali, a pagamento. Ma esiste un metodo semplice e gratuito per non farsi intercettare al telefono? In realtà un sistema abbastanza buono esiste: il Voip. Sarà sufficiente collegare il vostro smart-phone ad una rete Wi-Fi protetta o usare Skype o Facetime e la crittografia insita nel servizio stesso renderà impossibile le intercettazioni (soprattutto la codifica) da parte di eventuali delinquenti.
Rimane però sempre lo stesso problema: anche il ricevente dovrà usare un collegamento Wi-Fi o usare Skype o Facetime. Che Skype usi una crittografia elevata e non intercettabile nel Voip è testimoniato anche dall’allarme lanciato da alcuni magistrati tempo fa e con Skype che non intende collaborare con la giustizia per problemi legali.

3 Commenti

  1. carlo 01/04/2018
  2. Anonimo 19/10/2017
  3. anonymous 14/05/2013

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