Google contro le notizie bufala

Quando e' troppo e' troppo: adesso anche un big come Google ha deciso di scendere in campo contro le bufale dal Web…

Una caratteristica di questi tempi moderni e digitali è senz'altro la crescita esponenziale delle bufale web. Alimentate anche dai social network come Facebook ed altri, che possono smuovere milioni di contatti in poche ore, la diffusione di queste false notizie sta davvero devastando il Web creando un rumore di fondo che offusca le ricerche regolari.

Bufala: affermazioni o notizie false, inverosimili

Ingannare il pubblico, con notizie palesemente false, sembra sia diventato lo sport di tantissimi utenti, il problema è che questi “scherzi” spesso vanno a danneggiare le notizie vere e qualche volta possono creare anche dei grossi problemi di ordine pubblico quanto toccano temi sensibili.

Cani e gatti giganti, Facebook a pagamento, video di attrici famose nude, donne con tre seni e tanto altro ancora, queste solo per citare bufale, in fondo, poco pericolose, ma dannatamente virali. Ebbene, proprio Google, uno dei soggetti più interessati affinchè il web non sia inquinato da notizie false, ha deciso di porre un argine a questa valanga di false notizie.

Un algoritmo anti-bufala

Google ha ormai pronto un nuovo algoritmo che sarà capace di classificare i risultati delle ricerche non solo per qualità e popolarità come avviene adesso, ma riuscirà anche a comprenderne l'affidabilità riuscendo così ad indivduare le bufale e le notizie assurde che inquinano anche le varie serp del più noto motore di ricerca al Mondo.

La notizia è senz'altro positiva, ma allo stesso tempo pone dei problemi. Potrebbero provocarsi dei casi di censura digitale, perchè riuscire ad entrare così approfonditamente in milioni e milioni di notizie pubblicate giornalmente creerà senz'altro degli errori.

Gli ingegneri di Google intendono procedere creando, innanzitutto, un gigantesco database di un 1 miliardo e 600 milioni di fatti verificati e certi. Il nuovo algoritmo renderà meno importanti i link che si colegano alla pagina della notizia (in passato pagine di siti anti-vaccinisti erano sempre in alto nelle ricerche perchè si auto-citavano continuamente tra loro), ma veranno “contati” il numero di fatti non corretti all'interno della pagina. In pratica l'algoritmo giudicherà una notizia più attendibile in base al minor numero di fatti falsi, in questo modo la notizia apparirà più in alto nella ricerca. In conclusione, le bufale non verranno cancellate, ma si tenderà a relegarle sempre più in basso, in pagine lontane dalle vette delle ricerche.

Vedremo se in futuro questo algoritmo funzionerà, siamo curiosi, perchè il nostro sito, Anarchia.com, ad esempio, viene sistematicamente superato nelle serp di Google (anche per tematiche informatiche) da siti con gossip, notizie palesemente false, spesso copiate tra più pagine web. E allora chi vivrà vedrà.

Nel caso, comunque, vi appassionino le notizie bufala, vi consigliamo il gran bel sito delle anti-bufale di Paolo Attivissimo.

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