Rischi con i programmi pirata

Utilizzare programmi senza licenza aumenta in modo esponenziale la possibilita' d'avere il Pc attaccato da malware e virus. Una ricerca della BSA pubblicata recentemente mette in luce questi rischi

programma senza licenza rischio

La pratica illegale di usare programmi piratati o craccati, aumenta in modo decivisvo la possibilità che ci sia un malware o un virus all'interno del vostro Pc. Worms, trojan horse e malware, utilizzano il software piratato e i relativi crack per sbloccarli, per introfularsi nei computer. Una correlazione tra software pirata e virus che è stata esaminata e svelata dalla BSA, l'associazione internazionale che si occupa di contrastare la pirateria informatica, soprattutto nelle violazioni del copyright.

Un Windows infetto ha creato la più vasta rete di “zombie”

Alcuni anni fa alcuni episodi sono venuti alla luce quando esperti di sicurezza si sono accorti che una versione di Windows craccata, ed installata su migliaia di computer, conteneva un malware denominato “Citadel“. Questo trojan, molto sofisticato, era riuscito a creare una rete interconnessa di 5000 computer (tutti collegati ad Internet) con cui portare attacchi ddos a siti Web scatenati dai cracker.

La stessa FBI, in passato, ha più volte messo in guardia aziende ed utenti di non cadere nella facile trappola dei software senza licenza, pronti e pre-confezionati disponibili sui circuti P2P come Torrent o similari. Infatti, potendo intervenire direttamente nel codice, i criminali informatici riescono ad infettare i programmi piratati in modo molto più sofisticato, ad un livello tale che gli stessi antivirus hanno difficoltà ad identificare la minaccia.

Rilevazioni statistiche dalla BSA

Gli analisti hanno effettuato una verifica su larga scala, in diverse nazioni, incrociando diversi dati. Le nazioni esaminate sono state 81 e i dati prelevati dalla Microsoft's Security Intelligence Report, per una raccolta informazioni che riguardava circa 600 milioni di utenti al mese. Il grafico realizzato dalle analisi hanno confermato che in paesi come gli Stati Uniti, dove il numero di computer con software illegale è mediamente basso, intorno al 18%, la presenza di nuovo malware riscontrato era circa del 13% a trimestre. Prendendo in esame l'Indonesia, con una percentuale di software senza licenza del 84%, si saliva ad una presenza del malware al 44%. Mentre, in Brasile, dove si scende ad una presenza un po' più bassa, 50% di software piratato, la prenza di virus è del 31%.

Da tutti questi dati si è riusciti a ricavare una percentuale globale che fornisce l'esatta statistica, un coefficiente di correlazione dello 0.79% tra software illegale e Pc infetti. Per curiosità la correlazione tra fumatori e cancro è dello 0.72,7%, mentre la percentuale di correlazione tra politiche anti-corruzione e relativa crescita economica è dello 0.77%.

Perchè usare software piratato oggigiorno?

Probabilmente dieci o più anni fa poteva ancora avere un certo senso, anche se certamente non consigliato, usare del software senza licenza. Oggigiorno è totalmente un “non sense”. Abbiamo sistemi operativi nella nostra lingua potenti, efficienti e veloci come Linux, suite di programmi che sostituiscono alla perfezione Microsoft Office come LibreOffice e OpenOffice, ottimi cad gratis che (con un po' di addestramento) possono sostituire facilmente i costosi AutoCad. Per non parlare poi degli antivirus gratuiti e in italiano. Per i programmi di grafica gratuiti e potenti c'è ampia scelta.

Ad ogni software commerciale, oggigiorno, corrisponde sempre uno o più programmi con licenze gratuite, basta informarsi: Google è tuo amico! Davvero, non ha più senso rischiare beghe legali o un computer infetto, quando è possibile prendere a piene mani dal free software. E' ormai solo questione di pigrizia ed abitudini sbagliate.

Lascia un commento e ti risponderò!

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.