Le tecnologie digitali semplificano la vita, rendono piu' agevoli e divertenti le nostre attivita' quotidiane, purtroppo, pero', alle stesso tempo aumentano le insidie. Vediamo in questo articolo cosa sta accedendo…

Al giorno d'oggi, molti sono i dispositivi tecnologici e le applicazioni, prime fra tutte le app di messaggistica e le webcam, che potrebbero spiarci. A queste si aggiungono anche tecnologie più complesse, come software e device realizzati per la sicurezza, ma che il più delle volte si rivelano essere nient'altro se non dispositivi pericolosi per la privacy e per la libertà dell'individuo.
Effettivamente chi naviga molto in rete non fa altro che fornire, nella maggior parte dei casi senza sospettare nulla, numerose informazioni su di sè, proprio perché esistono sofisticate tecnologie che possono sembrare innocue, ma che in realtà sono pericolosissime per la privacy di ciascuno di noi.
Con la diffusione di smartphone e tablet la situazione è peggiorata ulteriormente: attraverso alcune applicazioni che installiamo offriamo informazioni sensibili, quali la lista dei nostri contatti, la posizione geografica, le nostre preferenze basate sulle ricerche effettuate in rete e così via.
I casi di spionaggio si moltiplicano in modo esponenziale
Si è molto parlato del noto scandalo in cui è stata coinvolta la National Security Agency e che ha visto implicati i più grandi colossi del mondo digitale, come Microsoft, Google, Facebook ed Apple.
Le istituzioni ed i colossi del web non sono gli unici a spiarci: esistono anche strumenti che permettono ad utenti esperti di carpire informazioni senza grandi difficoltà.
Molti di voi forse non conosceranno iDair ed il suo device AIRprint, che ha la possibilità di eseguire una scansione ed identificare le impronte digitali anche da 20 metri di distanza. L'esercito americano è il cliente più interessato a questo prodotto, che resta comunque alla portata di tutti, anche perché è uno strumento semplicissimo da utilizzare, che non dà nell'occhio e che non richiede competenze specifiche o requisiti prima dell'acquisto. Gli utilizzi pratici di AIRprint sono svariati. A titolo esemplificativo possiamo proporre l'esempio di una società, in cui l'imprenditore è in grado di ottenere e stampare le impronte di tutti gli impiegati, o di qualche cliente, ma senza destare sospetti.
Negli Stati Uniti è stato registrato il caso della Food and Drug Administration, la quale, attraverso lo spyware Spector360, realizzato inizialmente per combattere le violazioni dei dati e proteggere le informazioni sensibili, avrebbe intercettato le digitazioni sulla tastiera di un team di scienziati della FDA, concentrandosi in particolare sullo scambio di e-mail ed analizzando quelle inviate alle autorità sui device medici considerati rischiosi.
Attualmente sia il team di scienziati che altre due società governative, ovvero la TAS e la Federal Maritime Commission, sono in causa, poiché indagate per spionaggio dei dipendenti.
Gli strumenti tecnologici più popolari sono poco sicuri
Le applicazioni usate sui dispositivi tecnologici, che consentono di scambiare messaggi e file multimediali, presentano tutte delle lacune riguardanti la privacy, prima di tutte l'applicazione di messaggistica WhatsApp, attualmente la più utilizzata a livello globale. Nel rapporto Secure Messaging Scorecard sono state prese in esame 39 applicazioni. Di queste solo sei sono risultate sicure per gli utenti e sono quelle meno conosciute e meno scaricate: CryptoCat, Silent Phone, ChatSecure, Silent Text, TextSecure e Signal/Redphone.
Per quanto concerne WhatsApp, diventato un vero e proprio strumento di massa, il team di sviluppatori è stata chiamato a rivedere le impostazioni della privacy e a rispondere ad alcune domande sulla sicurezza degli utenti, sia in ambito nazionale che internazionale.
Anche DropBox, servizio di cloud storage più utilizzato al mondo, considerato dalla maggior parte degli utenti uno strumento efficiente e sicuro, è stato accusato di spionaggio. Secondo quanto appreso da Snowden, possiamo affermare che DropBox mette a rischio la vita privata di molti utenti e le informazioni sensibili di chi scegli di archiviare i file in rete sfruttando questo servizio.
Le Tv smart un pericolo per il futuro della nostra privacy?
I pericoli per la privacy non riguardano solo applicazioni e servizi online, ma tutti i device tecnologici, anche quelli ritenuti innocui. Jason Huntley, noto consulente IT, è stato tradito dalla sua TV: la sua Smart TV LG ha iniziato a far vedere delle strane pubblicità, legate ai programmi che erano stati visti di recente e questo ha insospettito Jason, che ha utilizzato il suo PC con il quale ha potuto controllare il traffico wireless tra la TV ed il ricevitore Wi-Fi, scoprendo che ogni tasto del telecomando ed ogni programma visualizzato erano spediti in Corea del Sud, ovvero al centro di comando del noto brand LG.
Senza arrivare alla paranoia, non bisogna dimenticare che siamo spiati anche per strada. In alcune stazioni di San Francisco sono state attivate delle telecamere da parte della BRS Labs, un'azienda specializzata in sistemi di riconoscimento comportamentali. Ciò vuol dire che l'azienda dei trasporti avrà la possibilità di installare 288 telecamere, in grado di spiare ed analizzare ben 150 cittadini alla volta. Un database ed un programma specializzato hanno la capacità di distinguere gesti normali da comportamenti sospetti che saranno poi segnalati al servizio di guardia, in modo da prevenire reati ed atti di vandalismo.
Il limite tra sicurezza e privacy è molto labile
Lo scorso anno, la città di Varese ha vinto allo Smau con un esperimento di sicurezza urbana. Sono state installate delle videocamere di controllo da utilizzare per permettere ai cittadini di comunicare con le autorità tramite il Bluetooth. La sicurezza è un bene fondamentale, soprattutto dalle città, in particolare da alcune città italiane, ma sapere che la polizia potrebbe agire per uno strano atteggiamento o per un tono di voce troppo alto, potrebbe risultare un comportamento angosciante. Inoltre, come possiamo avere la certezza che chi ha questi dati non li utilizzerà in modo improprio? Chi controllerà la correttezza dei nostri controllori?
I dati e le informazioni sensibili raccolti a nostra insaputa sono sempre di più e nella maggior parte dei casi noi siamo completamente inconsapevoli della violazione della nostra privacy. Bisogna fare attenzione agli strumenti che si utilizzano, cercando di ridurre al minimo il rischio.