Google Glass problemi

Adesso lo ammettono anche i dirigenti Google: i famosi occhiali Google Glass, gli occhiali intelligenti, hanno troppi problemi…

Ne avevamo già parlato in tempi non sospetti: i Google Glass non ci sembravano assolutamente un prodotto maturo per il mercato consumer. Troppe difficoltà nell'uso, i costi, la metodologia, a noi sembrava quasi un progetto sbagliato e che certamente non avrebbe avuto successo. Pochi mesi fa è arrivato il brutale stop imposto da Google alla produzione di questi occhiali speciali, ora anche pubblicamente piovono le prime ammissioni di colpa da parte di Astro Teller, capo di Google X, il laboratorio fantascientifico segreto di Mountan View dove vengo elaborati e creati progetti per la connettività diffusa.

Clamore eccessivo per un prototipo

La difesa del dirigente Google si basa sul fatto che è stato dato troppo clamore a dei prototipi che non erano ancora pronti per essere lanciati sul mercato. In pratica, secondo lui, la colpa principale è stata dei mass-media che avevano dato troppa attenzione ad un prodotto ancora da perfezionare, con tanti problemi da risolvere. Sinceramente queste scuse ci sembrano un po' banali, noi ricordiamo bene, invece, che molti fonti interne davano per imminente la produzione in serie, strano quindi che per un “prototipo” già si sapessero prezzi e caratteristiche al dettaglio.

Addirittura nel mese di Aprile 2014 erano stati resi disponibili a tutti i residenti U.S per un acquisto, al costo di 1500 dollari più tasse, un solo giorno e fino al termine delle scorte. Più tardi era stata dato il via ad una vera e propria vendita in Gran Bretagna, tramite il Google Play Store, ad un prezzo di 1000 sterline.

Cambio di strategia e laboratorio di sviluppo

Google Glass ora sono stati affidati ad un'altra divisione, tolti al laboratorio X, per cercare, dopo due anni di studi sul prototipo, di capire se è possibile portare il lavoro ad un livello successivo. E' anche vero che in occasioni particolari questi occhiali intelligenti vengono attualmente utilizzati: è una notizia di poche settimane fa di un chirurgo che ha operato grazie a questi occhiali seguendo alcune indicazioni sullo schermo. Rimane il fatto però, che questi terminali erano stati indicati come un prodotto a cui noi tutti avremmo potuto accedere in breve tempo, ma purtroppo non sarà così e chissà per quanto.

Uno dei problemi principali, nell'intervista non viene ricordato, è che i Google Glass attualmente hanno una batteria molto limitata (si parla solo di un'ora e mezza), si può ben capire quindi che questo deficit di autonomia è una grossa palla al piede per un uso quotidiano.

Lo stesso sito ufficiale dei Google Glass è stato sospeso e riporta una laconica frase che dice più o meno che “non finisce qui”.

Una complessa fase di innovazione e correzione difetti

La cosa strana per un “prototipo” è che attualmente molti di questi occhiali esistono ancora nella vita reale, come se Google non fosse riuscito a frenarne la diffusione, difficile quindi affermare che i Google Glass fossero ancora in una fase di sviluppo. La nostra sensazione è che passerà ancora molto tempo prima che questi occhiali diverranno di uso comune; allo stesso tempo, secondo noi, avranno grosse difficoltà ad affermarsi gli smartwatch di Apple o similari di ditte concorrenti. Orologi con piccoli schermi, poca autonomia, che dovrebbe sovrapporsi ai moderni smartphone che possiedono già le stesse funzionalità se non migliori! Un altro flop annunciato?

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