Vaccino AstraZeneca in ritardo ecco perchè

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Vi ricordate del vaccino di Astrazeneca, quello prodotto in collaborazione tra il laboratorio italiano di Pomezia e Oxford? Una clamorosa rivelazione chiarisce perché il vaccino italiano/inglese è in ritardo. Roba da non crederci, gli inglesi non si sarebbero fidati degli italiani… da leggere tutto!  Bastano pochi minuti.


Perchè il vaccino di Oxford è in ritardo: svelato da una autorevole rivista scientifica, The Lancet, il mistero della sua presunta scarsa efficacia contro il coronavirus.

In realtà il vaccino era già risultato efficace dai primi controlli nel laboratorio italiano di Pomezia, ma gli inglesi, non fidandosi di noi, avrebbero deliberatamente sbagliato le dosi distribuite ai volontari. Questo spiega perché la cura al Covid 19 di AstraZeneca, concepito a Oxford e prodotto in Italia è adesso in forte ritardo nella lotta contro il Covid-19.

Un vero e proprio atto di presunzione da parte degli inglesi, un disprezzo scientifico ingiustificato nei confronti degli scienziati italiani, hanno causato un mezzo disastro. Ecco perché non si parla più delle dosi del vaccino AstraZeneca prenotate dal ministro Roberto Speranza.

400 milioni in tutta Europa le dosi del vaccino di Astra Zeneca

Addirittura si parlava di una prima distribuzione a Settembre, mentre ora è operativo solo il vaccino di Pfizer. Il vaccino di Oxford e in Italia Oxford-Pomezia, prodotto nella periferia di Roma di via Pontina è all’origine di un vero scandalo provocato dalla mitica università inglese.

L’agenzia di stampa Reuters ha spiegato dettagliatamente cosa è successo.

Da Pomezia la ditta produttrice, IRBM/Advent, ha inviato nella primavera scorsa, a Oxford, un lotto di fiale di vaccino, il lotto K.0011, il tutto regolarmente analizzato con un test genetico noto come quantitative PCR,genetic test. Gli inglesi non si sono fidati dei calcoli italiani decidendo quindi di misurare l’efficacia del vaccino con un loro metodo a base di ultravioletti. Dalle loro analisi il vaccino mandato dall’Italia era risultato troppo potente e quindi, arbitrariamente, avevano deciso di diluire fino alla metà della dose da iniettare.

The Lancet ha svelato gli errori sul calcolo del vaccino

La cosa ancor più clamorosa è che le autorità sanitarie inglesi hanno subito approvato senza approfondire alcunché: Oxford in Inghilterra non si può contraddire. La rivista scientifica The Lancet ha però pubblicato, in questi giorni, una serie di documenti con i dettagli dell’errore/orrore.

Oxford ha sbagliato i calcoli sulla efficacia del vaccino del lotto K.0011 diluendo il vaccino senza ragione. Praticamente i volontari ai test del vaccino di AstraZeneca hanno ricevuto mezza dose, non la dose intera (corretta) come era stato preventivato.

Il grave errore di Oxford (oltre alla presunzione)

Dopo qualche settimana si sono accorti che un prodotto utilizzato nel vaccino di Oxford, utile a miscelarlo con altre soluzioni prima della iniezione nel braccio delle cavie umane, aveva pesantemente interferito con il test basato sugli ultravioletti. Il risultato è che la dose consigliata dagli italiani sembrava quasi il doppio del necessario.

Quando gli scienziati inglesi si sono accorti dell’errore era ormai troppo tardi: troppe persone erano già state testate con la mezza dose mandando in vacca tutto il trial e bloccando così l’introduzione di questo vaccino nella popolazione mondiale.

L’Italia doppiamente fregata

Così ora gli inglesi hanno comunque un enorme numero di dosi di Pfizer (già prenotate settimane prima) e il vaccino su cui puntava principalmente l’Italia è praticamente bloccato, in attesa di test più probanti e con la dose giusta, finalmente.

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