Il gigante nato e cresciuto nell'estremo Oriente si appresta a diventare un concorrente di Google?
Baidu è il principale motore di ricerca in lingua cinese, un’azienda che negli ultimi anni ha vissuto una crescita esponenziale, raggiungendo risultati assolutamente non previsti dagli analisti. Sono sempre di più gli investitori che si dichiarano intenzionati a scommettere parte del proprio capitale sui futuri successi di Baidu, soprattutto dopo aver visionato gli eccellenti risultati del secondo trimestre dello scorso anno.
In molti hanno già paragonato Baidu al colosso Google, basandosi principalmente sul fatto che Baidu non si presenta come un puro e semplice motore di ricerca, ma affianca a questo servizio principale oltre cinquanta servizi secondari, fra i quali si ricordano il forum, molto frequentato e di supporto per qualsiasi problema, una enciclopedia online simile alla nostra Wikipedia, una vasta gamma di applicazioni ed alcuni strumenti specifici per gli e-commerce, pensati per aiutare acquirenti e venditori ad eseguire transazioni online.
Nel secondo trimestre dello scorso anno Baidu ha ottenuti risultati strabilianti, incrementando di circa il 38% il suo fatturato (facendo un confronto con lo stesso periodo del 2014) e portando l’utile a 600 milioni di dollari. Il 2015 si è chiuso con circa 8 miliardi di fatturato complessivo, un grande traguardo raggiunto dall’azienda ed un successo per chi aveva già scommesso sulla crescita di Baidu.
Il paragone con il colosso Google sembra reggere dal punto di vista della filosofia di azione, perché entrambe le aziende non puntano esclusivamente sul motore di ricerca, ma espandono il loro territorio di influenza oltre la semplice navigazione in rete.
Lo stesso paragone sembra essere però prematuro se si prendono in considerazione esclusivamente i dati relativi ai risultati economici, dal momento che Google nel 2014 ha fatturato ben 66 miliardi di dollari, in confronto ai quali gli 8 miliardi di Baidu sono solo briciole. Tra l’altro Google non è neanche l’azienda che ha fatturato di più, ma si è posizionata dietro Amazon (89 miliardi di dollari di fatturato) ed Apple (183 miliardi di dollari).
Il dominio di Baidu ha raggiunto il quarto posto nella prestigiosa classifica stilata da Alexa, mentre il podio continua ad essere occupato da Google, YouTube e Facebook. Per quanto riguarda la classifica dei motori di ricerca più utilizzati a livello mondiale, Baidu si posiziona al quarto posto, con il 7,5% di quota, preceduto a poca distanza da Yahoo! (9,5% dell’utenza) e staccato di molto da Bing ed ovviamente da Google, il quale continua a detenere il primato mondiale.
Uno dei fattori di maggior successo di Baidu sono state, e continuano ad essere, le strategie messe in atto per ottenere ricavi dal traffico mobile. I dati del report finanziario di Baidu dell’anno appena trascorso mostrano chiaramente che la metà del fatturato totale è stata generata dal traffico con dispositivi mobile.
Questo è un punto importante da tenere in considerazione, perché è indiscutibile che negli ultimi anni il settore desktop ha vissuto un declino e che le aziende che non sono state in grado di adattarsi al cambiamento, in primis Yahoo!, protagonista di un periodo di crisi, hanno visto i propri utili contrarsi. Baidu è invece riuscito a seguire l’esempio di Google e a sviluppare correttamente strumenti e strategie di investimento per il settore mobile, trasformandolo in una delle principali fonti di introiti.
Baidu gestisce oggi il 40% totale di download delle applicazioni, una percentuale che Google non potrà probabilmente mai raggiungere, a causa di un diverso modello di distribuzione delle app: in Occidente le applicazioni sono offerte da diversi operatori (la Apple con il suo App Store, Google con il suo Google Play Store ed Amazon con il suo store ufficiale), mentre in Asia le app tendono ad essere scaricate direttamente dagli store gestiti dagli operatori telefonici o da Baidu, che svolge un ruolo di centralizzazione, raccogliendo le app ed offrendo agli utenti uno store unificato.
Nel futuro di Baidu si prospetta un’espansione oltre i confini asiatici, iniziando dall’America Latina. La crescita di questa azienda potrebbe avvenire parallelamente a quella di Google e non cambiare le dinamiche in Occidente, così come potrebbe convincere gli investitori occidentali a puntare anche su Baidu cambiando, in questo caso, il futuro di Google ed incidendo sull’economia mondiale.