Donald Trump e chiudere Internet

Il candidato repubblicano alla Casa Bianca ha fatto una affermazione impossibile i giorni scorsi: chiudere Internet. Una promessa assurda, ecco perche'…

Donald Trump chiudere Internet

Chiudere Internet e i social media per impedire e arginare la diffusione del terrorismo islamico”, sono queste le sconcertanti dichiarazioni di Donald Trump rimbalzate sui media di tutto il Mondo. Questa “uscita” del candidato repubblicano alla Casa Bianca ha probabilmente colto nel segno della indignazione popolare di alcuni politici e gente comune nei confronti di certa “troppa libertà” concessa ad Internet. In questo articolo lasceremo perdere le argomentazioni politiche, ma faremo un ragionamento sul perchè è tecnicamente impossibile chiudere Internet.

Promessa impossibile da mantenere

Chi fa affermazioni di tale tenore sa che sta mentendo o non capisce bene come funziona la rete Internet. Poichè, si presume, che Donald Trump abbia comunque un gruppo di assistenti ad alto livello per questa campagna elettorale, è facile che sia stata solo una battuta ad effetto per ingraziarsi alcuni elettori più radicalizzati e poco informati.

Internet, innanzitutto, era nata per scopi militari e quindi già nella sua struttura, composta da innumerevoli reti di comunicazioni, snodi geografici regionali, nazionali e territoriali, non doveva poter essere completamente interrotta anche in caso di attacchi nucleari. Infatti tutti gli snodi di Internet funzionano a “cascata”, in caso di malfunzionamenti o blocchi su alcuni snodi, automaticamente trovano altre “strade” informatiche. Le comunicazioni Internet viaggiano attraverso cavi in superficie, sotto-terra, nei fondali degli oceani, satelliti e ponti radio. Spesso le comunicazioni Internet viaggiano anche attraverso le frequenze elettriche e radiofrequenze, quindi sarebbe impossibile chiudere i rubinetti della corrente elettrica o le trasmissioni radio solo per bloccare Internet.

Ogni computer è praticamente un server

Un'altra cosa da capire è che qualsiasi computer, connesso con il protocollo Tcp/Ip (creato appositamente per impedire blocchi, appunto), diventa esso stesso un server. Grazie all'indirizzo di rete Ip, il nostro Pc si tramuta in uno snodo, potrebbe quindi creare una Internet locale a cui collegare altri computer. Per bloccare Internet occorrerebbe chiudere tutti i computer del mondo, non solo i server che utilizziamo usualmente.

Non consideriamo inoltre che negli ultimi anni c'è stata una forte espansione degli smartphone, altri computer tascabili molto potenti. Occorrerebbe quindi bloccare anche tutti gli smartphone del Mondo, impedirgli di comunicare con gli altri device. In teoria tutti i produttori di hardware del Mondo dovrebbero improvvisamente smettere di inserire nei propri prodotti schede e protocolli di connessione. Cosa assolutamente impossibile e neanche minimamente proponibile.

Un evento economicamente disastroso

Chiudere Internet, ammesso fosse possibile, sarebbe inoltre un autentico disastro economico. La rete Web ha ramificazioni ormai in tutti i distretti industriali di ogni paese, da quelli finanziari, a quelli produttivi, all'aiuto in caso di disastri naturali, allo sviluppo e ricerca delle università. Impedire questo canale di comunicazione ci farebbe improvvisamente piombare all'indietro, almeno di trent'anni, perchè tantissime infrastrutture si reggono solo grazie alle connessioni di reti.

Unica possibilità: maggiori investimenti

Per contrastare il fenomeno del terrorismo, che utilizza anche alla rete Web, occorre andare invece in senso opposto: maggiori investimenti. Spesso anche i migliori hacker lo dicono: “è solo questione di budget. Riusciamo a penetrare ed agire perchè le aziende non si rendono conto di quanto debbano investire nella propria sicurezza”.

Il vero contrasto è quindi “potenziare” Internet e consentire tecniche, al netto della salvaguardia della privacy, che possano “immettersi” in questo continuo flusso di dati coinvolgendo proprio gli Internet Service Provider e i grandi distributori di connessioni. Esistono numerose possibilità di contrasto, con tecnici preparati capaci di “infiltrarsi” in diversi settori virtuali per meglio contrastare il terrorismo.

La soluzione è proprio questa: investire molto di più e non “tagliare”, cosa impossibile e comunque controproducente.

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