Aprire un conto corrente all’estero

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Da un nostro collaboratore riceviamo un articolo interessante che potrebbe chiarirci le idee se conviene aprire un conto corrente all’estero. Da leggere, comunque interessante…

Inutile negarlo, in questi giorni crescono i timori sulla stabilità economica italiana. A torto o a ragione, molte persone, anche per semplice curiosità, si sono interessate su come aprire un conto corrente all’estero.

Partiamo subito da un presupposto importante: non sempre conviene poiché i costi potrebbero essere comunque alti e la tracciabilità fiscale rimane. Nel caso qualcuno pensi di tutelarsi da una eventuale tassa patrimoniale avere soldi in Italia o all’estero non farà alcuna differenza. Una eventuale difesa da questa tassa si avrà solo spostando la propria residenza.

Come aprire un conto all’estero

Trasferire soldi legalmente all’estero si può fare tranquillamente online, ma anche portandoli fisicamente oltre confine. Resta fermo il fatto che tutte le somme devono essere dichiarate al fisco.

Le imposte previste per i capitali all’estero sono il 2 per mille sul deposito titoli (eventuale); 34,20 euro di bollo e il 26% di tasse sugli interessi attivi di deposito.

Non è finita, a questi costi occorrerà aggiungere il prelievo alla fonte su dividendi ed interessi previsto dal Paese in cui aprirete il conto. In Lussemburgo sarà del 15%, in Francia il 30% ed in Svizzera il 35%. Questi costi possono essere rimborsati dall’Italia (se avete residenza italiana), ma non è affatto facile.

E’ conveniente aprire un conto all’estero?

Come già scritto, se siete comunque italiani, una eventuale patrimoniale colpirà anche voi. I trasferimenti di denaro sono tracciati sia dalla banca di partenza che dallo stesso cliente che è obbligato alla segnalazione.

Nella dichiarazione dei redditi si dovrà comunque scrivere il valore del conto e chi lo movimenta. Non farlo comporta una multa del 3-15% su quanto non dichiarato.

Un vantaggio ci sarebbe, ad esempio, se l’Italia uscisse dall’euro. In questo caso il conto corrente estero, in Francia, in Svizzera o altro paese, rimarrebbe comunque in euro. Anche se questa ipotesi della fuoriuscita sembra davvero lontana.

Consigli su come parcheggiare il proprio denaro

Un conto all’estero ha dei costi rilevanti anche per prelevare denaro contante dai Bancomat, non va utilizzato per la spesa di tutti i giorni.

Nel caso abbiate comunque un patrimonio in Italia potreste investire in valute forti come il dollaro o franco svizzero. Buona idea anche mettere soldi in fondi esteri (nel caso la banche chiudesse, i soldi sarebbero comunque garantiti dai fondi). Non tenere mai più di 100 mila euro in contanti su un solo conto perché il fondo interbancario di tutela depositi non garantisce oltre questa cifra.

Banche online italiane molto convenienti

Inutile negarlo: le banche online sono molto convenienti per i clienti. Il costo medio annuo di un conto corrente online è di circa 22 euro contro i 142 dei conti tradizionali.

Attualmente vengono considerate le più convenienti, tra le banche online, la Webank e Ing Bank con un costo annuo, in euro, di un bel 0 spaccato.

Indubbiamente questo articolo riguarda per chi ha soldi da parte, molti di noi ne hanno veramente pochi, ma spostare i propri soldi su una banca online italiana vi farà comunque risparmiare un bel po’.

Franco Intini

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