Che tante informazioni e notizie su di noi possano essere prelevate dal web ne siamo consci, ma adesso circola una applicazione che semplifica il tutto e rende ancor piu' pericoloso condividere la nostra vita sui social…
Questa notizia non sembra un fake e comunque, anche fosse falsa, rende bene l'idea di come la tecnologia possa essere utilizzata in modo distorto favorendo i delinquenti. In passato avevamo già parlato di un argomento simile con l'articolo: come Google Map aiuta i ladri.
Applicazioni per smartphone e tablet ormai ce ne sono d'ogni tipo, talvolta sono talmente tante che spesso ci meravigliamo quando un amico ci confida d'aver scoperto nuove funzionalità grazie ad una app di cui non avevamo mai sentito parlare.
In queste settimane ha fatto un certo scalpore una nuova applicazione molto particolare, GrabMe, che comunque non troverete nè sul Google Play Store di Android, nè su quello delle App Store di Apple. Questa applicazione in particolare è un vero e proprio segugio che potrebbe essere utilizzata soprattutto da ladri e delinquenti di ogni genere.
GrabMe è stata creata da un hacker
Questa app contiene un algoritmo che riesce ad “assemblare” in modo facile e rapido tutti quei dati e informazioni che “spargiamo”, spesso inconsapevolmente, sui social network, Twitter, vari tipi di geolocalizzazioni ed altro. La gran massa di informazioni prelevabili dalla rete riescono in pochi istanti a creare un profilo del bersaglio ed indicare ai ladri le eventuali case vuote in zona. Addirittura GrabMe visualizza graficamente le abitazioni vuote mostrandole su una mappa.
Da alcuni test di un noto esperto d'informatica, che è riuscito ad entrare in possesso di questa app, pare che funzioni abbastanza bene nelle città più popolose, come Roma ad esempio. GrabMe riesce davvero ad individuare molte persone che, in tempo reale, sono fuori di casa e quindi indica rapidamente gli appartamenti che possono essere svaligiati.
App scaricata da numerose persone in poche ore
L'applicazione era disponibile al download tramite un sito privato creato dallo stesso Hacker, non si sa esattamente quanto tempo sia rimasta online GrabMe, ma dall'intervista che pubblichiamo pare che abbia avuto un gran successo con metà dei download dalla stessa Italia. Intendiamoci, molti dati sono comunque pubblici e raggiungibili facilmente senza app, ma dare la possibilità di fornire rapidamente dei bersagli su una mappa aiuta senz'altro un delinquente a scegliere con cura la casa da svaligiare. Ecco il vecchio indirizzo da cui si scaricava questa applicazione, ora il sito è stato bloccato con l'accusa di hacking: GrabMe.
Evitare di condividere troppe informazioni sulla Rete
Allora torna di stretta di attualità la scelta obbligatoria di rendere pubblici, a tutti, i propri movimenti, le proprie vacanze e soprattutto non farsi facilmente geolocalizzare attraverso i tanti strumenti digitali che ormai abbiamo quotidianamente nelle nostre tasche.
La cosa ancora che molti ancora non comprendono è che fornire molte informazioni sulla nostra vita può portarci dei gravi problemi e renderci vulnerabili anche ad attacchi Hacker come l'ingegneria sociale o vittime di gravissimi furti d'identità (vi assicuriamo che è un terribile incubo per chi ci cade dentro).
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