Una catastrofe: utenti che se ne vanno, investitori che perdono interesse nel titolo, Twitter sta perdendo rapidamente terreno tra i social. A rischio la sua stessa esistenza?
Ormai è ufficiale: lo stesso chief executive di questo importante social globale, Dick Costolo, ammette che Twitter è ormai in pericolo a causa dei Troll (link con spiegazione). Un rapporto che doveva rimanere interno, tra i dirigenti di Twitter, è sfuggito dall'interno dell'azienda ed è stato pubblicato su un noto sito statunitense, The Virge.
Insulti, molestie, vere e proprie aggressioni
Twitter è diventato nel tempo, a causa anche della sua popolarità che ha enormemente allargato l'utenza, un coacervo di pulsioni umane, insulti, il tutto quasi senza controllo date le dimesnioni del network. Occorrerebbero centinaia di migliaia di moderatori per esaminare tutto il traffico quotidianamente riversato sul social, ma questo è impossibile. E gli algoritmi non riescono a tener sotto controllo ed applicare, in automatico, delle sanzioni.
Il successo di Twitter è a rischio, le volgarità gratuite stanno facendo allontanare parecchi vecchi iscritti e anche gli investitori si stanno chiedendo se è ancora un modello di business da supportare nel futuro. Il testo dello sfogo creato da Dick Costolo, il numero uno di Twitter, era circolato tra i dipendenti dell'azienda con queste parole: “Non sto certo rivelandovi un segreto industriale sul fatto che ormai molta gente è insoddisfatta dei livelli di volgarità che ha raggiunto il nostro social network. Poche centinaia di migliaia di Troll stanno mettendo a rischio la pazienza di milioni e milioni di utenti regolari e molti vecchi utenti ci hanno già abbandonato”.
Come anche nel link di Wikipedia è spiegato, i Troll, nel gergo informatico, sono persone che sfruttano la Rete solo per gettare discordia, offendere gratuitamente, litigare e divertirsi ad osservare le reazioni piccate di utenti “regolari”. Un caso clamoroso è stato quello della giornalista e scrittrice: Lindy West. I suoi molestatori, su Twitter, l'hanno aggredita verbalmente in tutti i modi, ma addirittura sono arrivati a creare falsi account intestati a suo padre, morto anni prima, per scrivere commenti e insulti sul suo profilo.
L'anonimato scatena gli impulsi più biechi
Certamente non è solo un problema di Twitter, ne avevamo parlato anche in questo articolo: Ask.fm, il social network pericoloso, e un altro articolo interessante, per approfondire, è senz'altro come Facebook influenza la nostra società. E' vero che su Internet talvolta non si riesce a rimanere anonimi, ma se ci protegge con l'anonimato tramite alcuni accorgimenti, diventa poi molto difficile e costoso rintracciare i molestatori.
Facebook, d'altro canto, è strutturato in modo diverso da Twitter. Nel social di Zuckerberg i metodi per isolare i Troll funzionano meglio perchè lo stesso utente può cancellare messaggi offensivi o espellere dalla propria lista di “amici” le persone volgari o moleste (anche se non è sempre così facile con gli stalker seriali). Occorre anche dire che o dispostivi sulla tutela della privacy, automatici e non, funzionano molto meglio rispetto a Twitter.
Un problema finanziario non solo etico
Gli investitori incominciano ad essere delusi, dalla quotazione in Borsa, avvenuta il 7 Novembre 2013, l'andamento del titolo è stato poco soddisfacente. Occorre poi tener conto degli utenti “attivi”, in Twitter ci sono 500 milioni di iscritti, ma poco più della metà risultano attivi. Probabile che molti siano anche spaventati dall'aggressività che si scatena nel social quando vengono pubblicati Tweet che possono alimentare discussioni.
Clamoroso l'esempio di un'altra scrittrice americana, Anita Sarkeesian, femminista, che si era permessa di pubblicare un Tweet sul sessismo di alcuni videogame (argomento per altro non assurdo). La vendetta di alcuni maniaci dei videogame si era scatenata immediatamente con reazioni molto pesanti: dai semplici insulti, all'incitazione allo stupro della donna, fino a twittarle di suicidarsi.
L'emorragia degli utenti da Twitter è ormai evidente: correre ai ripari sarà difficile, ma sarà obbligatorio farlo, pena la stessa sopravvivenza di Twitter, e, naturalmente, della carriera di Dick Costolo.
Il nostro consiglio è di leggere anche: regole di comportamento in Facebook e molto interessante anche l'articolo su uno dei social più in voga al momento, educazione con WhatsApp.