Ormai sta diventando una piaga sociale: automobilisti sempre piu' distratti dagli smartphone creano incidenti quanto gli ubriachi…

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Ormai è sotto gli occhi di tutti: gli incidenti stradali provocati dagli “smartphone-dipendenti” stanno aumentando sempre più. Un'occhiata alla strada e una al display del telefonino, un'altra occhiata rapida alla strada e una lettura di un messaggio magari rispondendo distogliendo lo sguardo dalla strada. Alcune ricerche statunitensi sono addirittura arrivate ad affermare che sono più pericolosi i “cyber-autisti” di chi ha alzato il gomito.
Non solo messaggi o telefonate, ma alcuni tentano anche di farsi dei selfie al volante o fanno ricerche su Internet. In effetti una telefonata in viva voce non distrae più di tanto, ma mettere le mani sulla tastiera per messaggi e navigazione in Internet diventa un vero pericolo.
E' vero che ormai esistono delle Leggi ben precise che puniscono chi utilizza lo smartphone al volante, ma sembrano poco efficaci perchè “beccare” il guidatore mentre utilizza il mezzo tecnologico non è facile. In Italia la multa varia dai 161 ai 646 euro e vengono decurtati 5 punti dalla patente, ma non sembra aver molta efficacia quando basta osservare i mezzi in transito con gente imperterrita impegnata al telefono. Cosa poi gravissima quando sono i conducenti di mezzi pubblici come autobus e tram messaggiare senza problemi con il proprio telefonino, mentre sono in servizio!
Il problema ormai è così esteso che alcuni deputati dello Stato di New York, aiutati da esperti informatici, stanno cercando di attuare delle contromisure tecniche per arginare il fenomeno. Dagli Stati Uniti, infatti, è stato creato un dispositivo software per controllare i cellulari dei guidatori d'auto e mezzi pubblici. Il programma si chiama Textalyzer, e riesce a rilevare il “tasso messaggistico” di questi pericolosi conducenti. La legge ancora in discussione a New York per il via libera a questo software, però, sta incontrando difficoltà a livello di privacy.
Nel caso la Legge sia approvata e quindi riesca a convincere i costituzionalisti che non c'è una lesione della privacy, la polizia, a seguito di un incidente, potrà farsi consegnare il telefonino del guidatore e tramite questo software entrare nel sistema operativo verificando rapidamente le attività più recenti dello smartphone. Il programma potrà quindi rilevare con grande precisione i momenti di utilizzo del cellulare per invio sms, email, tweet, foto, video. In caso di non consegna del telefono scatta l'immediato ritiro della patente.
Anche negli Stati Uniti è proibito utilizzare il cellulare in auto senza l'ausilio del vivavoce o auricolari. Purtroppo, però, l'esplosione dei social network come WhatsApp, Facebook, Instagram o Snapchat utilizzati nel traffico cittadino o sulle grandi autostrade, ha creato enormi danni. Ha fatto scalpore la ricerca del New York Times: gli incidenti stradali in Usa, ormai in calo da anni, nel 2015 sono cresciuti di colpo, circa l'8% in più!.
Alcune ricerche di neuroscienziati recentemente pubblicate confermano i dati sulla pericolosità: i dipendenti da social network e smartphone rischiano ben quattro volte di più di provocare incidenti rispetto ad un guidatore senza smartphone. Addirittura l'indice di pericolosità degli “smartphone-dipendenti” è superiore anche a chi ha un tasso alcolemico alto nel sangue.
L'ormai ben nota “cecità da disattenzione“, così è stata chiamata dagli esperti che studiano il fenomeno, riduce nettamente i tempi di reazione di fronte ad un ostacolo imprevisto per l'utilizzo di freni o anche una semplice sterzata. Dai testi effettuati scientificamente, l'ascolto della radio, ad esempio, non comporta quasi mai distrazioni da parte del guidatore.