Genitori sempre più apprensivi nel come i propri figli utilizzano Internet e ragazzi sempre più tecnologicamente avanti per non farsi “pedinare” digitalmente. Ormai le chat segrete la fanno da padrone tra i giovani…
E’ una generazione di giovani che probabilmente neanche conosce o si ricorda che una volta esistevano gli Sms, semplici messaggio di testo che si inviavano agli albori della tecnologia telefonica. Addirittura, ora, la stessa WhatsApp sembra quasi che sia rimasta indietro in confronto alle tante possibilità offerte.
Il cellulare (ma sarebbe meglio chiamarlo ormai smartphone, il semplice cellulare era un’altra cosa) ha avuto il permesso d’essere utilizzato anche in classe, con le regole previste dal Decalogo per l’uso a scuola del Ministero. Tra i giovani ormai la nuova moda è quella di non lasciare tracce, impazzano i messaggi, foto e video nelle cosiddette “chat segrete” per sfuggire ad ogni controllo genitoriale, come ad esempio nell’articolo spiare con uno smartphone Android.
Dapprima queste chat nascoste erano state create per condividere dati sensibili, ora vengono utilizzate dalle nuove generazioni su Facebook, Telegram e Snapchat, solo per citare le applicazioni più conosciute.
Come funzionano le chat segrete?
E’ sufficiente impostare un timer per scegliere in quanti giorni, ore o anche secondi quello che abbiamo scritto deve sparire. Alcune app hanno un account, legate comunque ad una identità (che potrebbe comunque essere falsa) altri sistemi di comunicazione invece permettono di chattare senza alcuna possibilità di capire chi siamo. Ovviamente anche dall’altra parte non saremo mai sicuri con chi stiamo parlando.
Le chat segrete sono il desiderio nascosto degli adolescenti
Alcuni anni fa era già scattato un primo allarme con Snapchat, app molto pericolosa per la privacy perché principalmente utilizzata dai giovani per inviare foto private, intime e sessualmente esplicite con la falsa sicurezza che si sarebbero cancellate da sole (dopo pochi secondi).
Tra le chat segrete è ormai molto popolare Kik Messenger la particolarità di questa app è che, a differenza di WhatsApp, non è obbligatorio avere un numero di telefono per accedere, basta una email (che oltretutto può essere una email anonima).
Un’altra chat denominata Sarahah, invece, ha avuto un enorme successo nel 2017: consente di ricevere messaggi senza sapere chi li manda e di scriverne, senza rivelare che siamo stati noi. Dopo pochi mesi i programmatori di questa chat segreta sono stati costretti ad inserire la possibilità di non essere trovati tramite le ricerche perché migliaia di utenti erano stati inondati da numerosi messaggi volgari o pieni di insulti. Non dimentichiamoci poi anche di Telegram, che utilizza una potente crittografia end-to-end utilizzata anche dai terroristi.
Un buon articolo, illuminante, è anche cosa si può fare con uno smartphone. Troverete idee e consigli a cui neanche avevate pensato, ad esempio.
Autodistruzione dei messaggi inviati e ricevuti
E’ proprio a causa del maggior controllo dei genitori sull’attività in rete dei figli che i giovani si sono spinti a cercare nuovi spazi recintati, sicuri da intromissioni. E’ vero, esistono anche delle app Android per controllare un figlio, ma state certi che il vostro “bambino” è tecnologicamente più informato di voi.
Cercare di controllare questa tecnologia in cui gli adolescenti sono sempre un passo avanti è difficile. L’unica possibilità è invece quella di educare e spingere la conoscenza. Non sarà mai possibile controllare questi ragazzi nati con lo smartphone tra le dita, ma occorre spiegare i rischi che si corrono, stabilire delle regole e dei codici di comportamento. Chiudere il web ai propri figli non è una soluzione, ma aumentare la confidenza ed aiutarli a non commettere errori, di cui potrebbero un giorno pentirsi, è la miglior soluzione. Inutile cercare a tutti i costi di comportarsi come degli “Sherlock Holmes tecnologici”.
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