Edward Snowden, l’ex tecnico della CIA noto a tutti per aver condiviso pubblicamente delle informazioni riservate della NSA a scopo di denuncia, è un personaggio molto attivo nell’ambito della sicurezza informatica e protezione della privacy, recentemente ha lavorato sulla app Haven…
Quella della protezione della privacy è da sempre stata, per Edward Snowden, la sua battaglia principale ed è proprio la volontà di aiutare gli utenti a proteggere le proprie informazioni personali che lo ha spinto ad impegnarsi in diversi progetti riguardanti questo argomento.
Uno degli ultimi progetti a cui Snowden ha collaborato è quello dell’applicazione Haven. Si tratta di una applicazione che può essere installata su tutti i dispositivi con sistema operativo Android e che è stata sviluppata per consentire ai dispositivi stessi, sfruttando le potenzialità dei sensori che hanno installati, di trasformarsi in veri e propri device spia per la protezione della privacy.
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Lo scopo dell’applicazione è quello di sfruttare al massimo le potenzialità dei vari sensori di cui ogni smartphone e tablet è oggi dotato, al fine di proteggere gli spazi personali da intrusioni non volute e potenzialmente dannose per la privacy e per la sicurezza personale. Haven è dunque in grado di trasformare in un dispositivo di sorveglianza portatile qualsiasi device su cui è installato il sistema operativo Android.
Il progetto di Haven è della Freedom of Press Foundation ed ha ottenuto numerosi finanziamenti, anche da parte di personaggi di spicco del mondo dell’informatica. Uno dei principali finanziatori è stato, ad esempio, il creatore di eBay, Pierre Omydar, anche lui impegnato in modo attivo nel cercare strumenti e metodi per proteggere la privacy ed i dati personali in rete.
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Una volta installata, l’applicazione è in grado di sfruttare tutti i sensori installati sul tablet o sullo smartphone per carpire informazioni importanti dall’ambiente e per registrare eventuali variazioni nello spazio circostanze.
L’app ad esempio sfrutta l’accelerometro per identificare e registrare eventuali vibrazioni e movimenti, il microfono per registrare tutti i rumori dell’ambiente e la fotocamera per tenere sotto controllo tutto lo spazio circostante.
Tra i sensori utilizzati rientra anche quello per la rilevazione dei cambiamenti di luminosità, anch’esso impiegato da Haven. Tutte le variazioni di illuminazione dell’ambiente rilevate dal sensore vengono prontamente registrate per essere poi controllate in un secondo momento.
Tutte le variazioni sono memorizzate in modo preciso all’interno del log degli eventi. In questo modo Haven può tenere traccia di tutto quello che accade nell’ambiente circostante e questi dati memorizzati possono poi essere consultati o inviati per la consultazione da parte di terze persone.
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L’invio dei dati è un altro aspetto importante di questo strumento, sul quale gli sviluppatori hanno lavorato molto duramente. Edward Snowden ci ha tenuto a sottolineare che la trasmissione delle informazioni memorizzate dall’applicazione Haven è assolutamente sicura, dal momento che si è scelto di basarsi su protocolli sicuri per gestire questo compito.
Per le notifiche tramite SMS di eventuali variazioni di caratteristiche dell’ambiente sotto sorveglianza, il team di sviluppatori ha scelto di puntare su Signal, nota applicazione per l’invio di SMS criptati e strumento già da tempo approvato ed apprezzato dallo stesso Snowden.
Per l’invio del log si è scelto invece di sfruttare a proprio vantaggio il protocollo Tor Onion Service, lo stesso protocollo che viene utilizzato da tempo per la navigazione sicura ed anonima con il browser web Tor.
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L’applicazione Haven è compatibile con il sistema operativo Android e può essere scaricata a costo zero sia dal Play Store, store ufficiale Android, sia da F-Droid, uno store che raccoglie tutte le app open source compatibili con lo stesso sistema operativo. Troverete il link al termine dell’articolo.
Haven infatti è un progetto open source e gli sviluppatori che sono interessati a questa applicazione possono scaricare liberamente da GitHub il codice sorgente.
Le potenzialità di questo strumento sono notevoli, ma ciò si cui bisogna interrogarsi riguarda sempre l’utilizzo che se ne può fare: se usata correttamente questa applicazione può davvero essere un grande vantaggio per la protezione della privacy degli utenti, ma sono tanti anche i possibili scenari negativi che ne potrebbero derivare.